sabato 21 novembre 2015

STATI GENERALI DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ITALIANA ROMA


​L'11 e il 12 novembre si è svolta a Roma la riunione "Stati Generali della rete trapiantologica italiana" presso l'Auditorium Antonianum in Viale Manzoni, 1.

Gli "Stati Generali della Rete Trapiantologica Italiana" si configurano come una rappresentazione generale dello stato evolutivo del sistema trapianti italiano e un approfondimento tematico sulle aree di lavoro che richiedono, in questa fase, maggiore attenzione e sviluppo.
Una riunione dedicata alla rete trapiantologica italiana, due giornate di lavori dedicate a tutti gli operatori della rete trapiantologica e che hanno coinvolto oltre 450 esperti per confrontarsi sulle esperienze di best practice, sulle nuove linee guida, sulle strategie e i programmi su cui puntare nei prossimi anni.

La rete trapiantologica è in continua evoluzione e, soprattutto negli ultimi anni, in una fase di stabilizzazione della crescita successiva al 1999 anno di promulgazione della legge quadro (Legge 1 Aprile 1999, n.91) di istituzione del Centro Nazionale Trapianti, ha dimostrato capacità di tenuta e di grande innovazione, mettendo in atto importanti cambiamenti organizzativi, come quello del passaggio da quattro a tre livelli di coordinamento con la nascita del Centro Nazionale Trapianti Operativo. Il CNTO gestisce tutte le emergenze, le segnalazioni dei donatori italiani, tutti i programmi di trapianto nazionali e gli scambi con i paesi europei.
"È la prima volta che la rete nazionale trapianti, tutta insieme, si ritrova in un momento di approfondimento e di confronto sulle tematiche prioritarie che riguardano il sistema." dichiara il direttore del Centro Nazionale Trapianti, dott. Alessandro Nanni Costa "La numerosa partecipazione evidenzia la risposta ad una esigenza sentita. Per questo, sono sicuro che i lavori forniranno indicazioni e stimoli preziosi per andare avanti."
Queste giornate rispondono alla volontà di mantenere un'organizzazione di rete, come quella della donazione e del trapianto, particolarmente duttile e reattiva verso gli stimoli o gli ostacoli derivanti dai cambiamenti in atto nel sistema sanitario e, allo stesso tempo, capace di promuovere, pur nella necessaria considerazione delle differenze che caratterizzano le reti regionali, un'uniformità di approccio e di valida risposta terapeutica verso i pazienti candidati al trapianto.
A questo prezioso momento hanno partecipato anche volontari AIDO della Regione Veneto.